Gli Amici di Luciano
Luciano ci ha lasciati il 13 maggio 2023. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile non solo nella mia vita, ma anche nel cinema italiano e in tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato. La sua eredità rimane nei film che ha prodotto o sostenuto, nelle istituzioni che ha guidato, e nei ricordi di chi lo ha amato. Luciano è stato un avvocato brillante e un uomo generoso. Un vero signore del cinema. A questo uomo, alle sue energie, al suo tempo, al suo lavoro ed al suo pensiero, vorrei continuare a dare voce, seguendo concretamente il suo esempio, continuando, con il supporto di tutti, a sostenere il cinema, soprattutto quello dei giovani autori che tanto aveva a cuore.
Luciano Sovena è stato uno dei pochi punti certi di riferimento nella mia vita, non solo professionale. Mi ha colpito, fin dal primo momento della nostra conoscenza (che è avvenuta a Frosinone nel 1996, in un festival che si chiamava Comicittà e che Luciano dirigeva), la sua capacità di essere molto serio e al tempo stesso di non far pesare questa serietà, di essere profondo nel pensiero ma leggero nel modo di comportarsi. Ho sempre odiato la gente di cinema che tende a prendersi sul serio: ci occupiamo di cinema, non di trapianti di cuore, è bene sempre ricordarlo. Luciano amava tutto il cinema, quello piccolo e indipendente, quello spettacolare, quello contemporaneo e quello di ieri. Andare a un festival con lui è stata una delle esperienze più belle che io abbia vissuto: si facevano cose importanti, si conosceva e al tempo stesso ci si divertiva. Inoltre Luciano è sempre stato una persona leale: leale nell'animo, non solo nel comportamento. Ha gestito al meglio tutte le istituzioni che gli sono state affidate, ha creato nuovi autori, ha accettato e vinto scommesse. Non era un superuomo, era un uomo vero.
Luciano: amico, collega, generoso e visionario. Amico da sempre. Di famiglia, prima ancora che io nascessi. Collega, fine, critico, intuitivo, solidale e sempre costruttivo. Generoso nell’esaminare con la stessa passione, attenzione e interesse ogni progetto (e intendo ogni) che gli sottoponevo come fosse il primo, come fosse l’ultimo. Visionario perché il suo fare cinema innovativo, internazionale nella forma e nella sostanza, sempre a caccia di giovani autori di talento e vicino ai produttori realmente indipendenti ha aperto un solco dal quale parte oggi la sfida di questa associazione. Stessa direzione, stesso impegno, stessa filosofia: divertirsi nel costruire cose belle. Come mi ha insegnato Luciano.
Il cinema, soprattutto quello indipendente realizzato dagli sceneggiatori, le sceneggiatrici, i registi, le produzioni che mettono al primo posto la creatività e l'intelligenza degli esseri umani, rischia di estinguersi, i primi ad essersene accorti sono i 170.000 che hanno incrociato le braccia a Hollywood e hanno aderito a un aspro sciopero come non accadeva dagli anni 60. Quel cinema per il quale si battono è lo stesso che difendeva Luciano e per l'affermazione del quale aveva sempre lavorato con coerenza, aiutando tanti di noi soprattutto autori e produttori. In molti abbiamo condiviso l'idea di Simona di fondare un'associazione che continui con la stessa forza, convinzione e passione l'opera di Luciano. Siamo qui, pronti a dare suggestioni, idee, a immaginare iniziative, progetti, a trovare risorse e alleanze per realizzarli non solo in Italia ma anche in tutti quei luoghi che per Luciano erano importanti, come l'Argentina, il Marocco, la Tunisia, l’Albania. Rimbocchiamoci le maniche e cominciamo subito.